sabato 30 gennaio 2010

Gabbiani....il volo

Stanotte ho fatto un sogno ,singolare, sogno che solo tu puoi capire.......
Era un giorno opaco,umido,falso, la spiaggia ed il paesaggio  che mi erano intorno sembravano un quadro a tinte tenui dipinto da un pittore  maldestro; troppo leggero l'azzurro del cielo, troppo pallido il sole per potermi scaldare,troppo grigia e compatta quella sabbia su cui facevo faticosamente avanzare i miei passi;e quello stesso grigio pareva riflettersi come uno sconosciuto gioco di specchi,sul volto di tante (troppe)persone che incrociavo. Improvvisamente accadde qualcosa a distogliermi dall'infinità di quella mia solitudine:un piccolo gabbiano,comparso quasi per incanto da qualche grigio punto del cielo,cominciò a volteggiare sulla mia testa,e iniziò ad esguire le sue aeree evoluzioni,quasi un invito (mi parve) a levare il capo, a sorridere. Fermo, osservando l'incanto di quel gioco ebbi ad un tratto,una meravigliosa sorpresa:lui era improvvisamente lì ,davanti a me,solo a pochi centimetri dal mio viso e ne vedevo chiaramente la grandezza,la luminosità,la profondità,dei suoi occhi scuri,di un azzurro intenso,e pareva che un radioso sorriso,come se anche gli uccelli potessero sorridere,ne illuminasse il capino.Era lì, davanti a me  e lentamente quasi impercettibilmente cominciò un difficile gioco di equilibrio,rimanendo, nella sua eleganza,librato nell'aria,avvicinava piano la sua ala destra verso di me:sembrava come se il dito indice di un bambino indicasse,anzi cercasse qualcosa. Rapita dalla forza di quegli occhi,mi scoprì anch'io a sollevare,la mia mano, anzi l' indice della mano destra,come in una promessa,verso la sua ala bianca.Di miracolo non si può parlare:ma il miracolo avvenne allora nel preciso istante in cui le nostre estremità si incontrarono,chiusi gli occhi e riaprendoli mi accorsi che era cambiato tutto dentro e fuori di me,come in un repentino teatrale cambio di scena:la gente era scomparsa,letteralmente svanita da quella spiaggia diventata d'oro per incanto e che ora sembrava giocare con le fragili onde di cristallo del mare,ed il sole era diventato così caldo e vicino che allungando una mano sembrava possibile accarezzare gli ispidi raggi.
Anch'io mi sentivo diversa....ERO DIVERSA: guardai verso quello che doveva essere il mio braccio,per trovarvi una sottile ala pennuta,provai allora una strana sensazione,come se quelle che dovevano essere le mie gambe non toccassero più il suolo.certo ero sospesa, in aria....oh cristo mi ero trasformata in un gabbiano!!!
La coscienza di questa trasformazione durò un attimo,un batter di ciglia,in cui passai dalla paura alla più grande sensazione di felicità che avessi mai,fino ad allora,provato:ero un gabbiano, volavo, ero libera nel cielo azzurro...sotto di me il mare azzurro.
se riuscissi a descrivere un millesimo delle sensazioni che provavo imprigionata nella libertà di quegli occhi, delle parole che quelle luci profonde mi sussurravano....
Il nostro gioco meraviglioso,in quello spazio senza limiti non era mai iniziato,non sarebbe mai più terminato:continuammo,nella leggerezza di di quel manto ceruleo,il nostro eterno ricamo di voli,di libertà,di felicità......di amore.
Poi il gabbiano mi ha sussurrato che mai aveva provato si tanta gioia a guardare quegli occhi e quelle mani così diverse dalle altre che si muovono nel mondo degli umani.il gabbiano felice mi portò con sè nell'infinito incanto del cielo azzurro convinto di non poter più ripetere un simil viaggio.
Quale inesprimibile felicità doveva provare quel gabbiano nello stringere quelle mani così calde  che gioia doveva avere negli occhi quando vedeva quel corpo avvicinarsi a lui.
Una sensazione unica,ma la felicità di quegli scambi d'amore era tanto intensa quanto il dolore del distacco da quegli occhi. Il gabbiano in un attimo si sentì morire e lasciò lentamente la mano di quello strano essere ...soltanto dopo aver tentato di ridipingere il cielo,la sabbia ed il mare con colori più forti attinti dal suo cuore e svanì nel nulla......

5 commenti:

  1. Non so se questo racconto è tratto da un libro o è frutto della tua immaginazione....ma so che leggerlo mi ha emozionata davvero tanto....la potenza delle parole è infinita e se sono tue queste parole hai un dono particolare: riesci a far parlare l'anima, a suscitare emozioni che giacciono nel profondo dei nostri cuori....

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  2. PARTE DI QUESTO RACCONTO è INSERITA NEL MIO "LIBRO" MAI PUBBLICATO.....è UNO DEI TANTI CHE HO SCRITTO NEL MIO PROFONDO ESSER SOLA!!!!IERI L'HO RILETTO E HO RICORDATO UNA STORIA CHE HO SENTITA MOLTO VICINA.....ALLORA HO PENSATO.."VEDI LA PROFEZIA DELLE PAROLE...LASCIATE IN UN CASSETTO!!!!"

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  3. Cara , ho letto è mi sono incantata...mi sono ritrovata lì con te vicino quel mare azzurro e quel cielo ceruleo....grande passo....l'azzurro continua a permeare la tua vita..inseguilo, e volerai in alto con le tue parole........porola di amica....TVB

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  4. ADDIO
    ...questa lettera (che è la più bella che abbia mai letto) esprime proprio il senso profondo e lacerante di un addio...leggendola si percepisce l'amore che, nato in un giorno normale,rende tutto magico e affascinante.....L'autore sa che quelle parole suggelleranno un addio, ma non disdegna di ripercorrere le fasi più alte di un incontro mozzafiato...le intese, gli sguardi, i silenzi le risate,l'amore...e poi l'addio.
    ..MA come diceva un mio caro amico" non esiste la parola addio nei cuori che si sono amati"..penso che abbia ragione.L'amore non va mai perso, se necessario si adagia in un angolo del cuore e, silenzioso alimenta la tua anima per farla brillare sempre e solo della propria luce.

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  5. Questo interagire di emozioni ,credo sia la parte più bella di questo blog...temi gettati lì per caso risvegliano sentimenti, riaprono ferite, acutizzano dolotre e nostalgia....ma la vita è questo è amore, corrisposto o no, sempre amore è (lo dice albano!).grazie amiche, ma siamo in mare? allora a presto SIRENE!!!!!!

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