martedì 27 luglio 2010

L'amore che passa....

Ho pensato di cammminare piano,nn voglio che nessuno si accorga della mia presenza.
Il passaggio di un'ombra,nella marea di facce che incontro,sulla mia strada,nei miei ricordi,nel presente e nel passato.Silenzio.Il silenzio dell'amore che passa.non c'è attesa di vento, di brezza,di sogno. L'amore che passa ha il sapore delle fantasie notturne,ha l'odore ,il colore della primavera inoltrata.Perché l’amore che passa aleggia senza contorni, e ogni giorno ci lascia il gusto amaro della rinuncia.. Perché l’amore che passa, passa e non t’aspetta, e lo guardi andare via quando ormai è lontano, e ne assapori lo strascico che sa d’abbandono. Ha le mani profumate di gioia,di ansia che lasciano tracce, indelebili e azzurre sopra i miei seni,  ha i capelli di grano e gli occhi di mare, che come fari illuminano i punti più oscuri, mi denudano l’anima.. Perché l’amore che passa è un soffio di vento, che diventa uragano e schiaccia ..... è quest’angoscia alla gola, quest’attesa frenetica, questo trucco che passo, che ripasso e poi cola in un vortice fitto di lacrime, di attimi intensi perduti nel nulla, perché l’amore che passa è un’altro vestito che metto, i capelli che taglio e starò bene lo stesso, il tacco più alto mi farà più slanciata, perché l’amore che passa sono istanti che vanno, sono i miei dubbi che non mi lasciano sola, su una strada qualunque, in un giorno qualunque che potrebbe essere speciale....perchè tu sei speciale...in un posto qualunque,in un giorno qualunque,ad una ora qualunque sei tu,non un uomo qualunque...

sabato 24 luglio 2010

Vorrei scrivere una storia.....24/072010

E stasera avrei voglia di scrivere una storia..una di quelle belle,dove ti batte il cuore,dove senti le emozioni che ti scoppiano dentro e sono alla ricerca di un nido dove fermarsi,rannicchiarsi e lasciarsi coccolare....una di quelle storie che ti sembrano irreali,perchè danno luce ai tuoi pensieri,perchè danno senso alle tue giornate,perchè aprono le porte chiuse ..senza luce,senza aria,senza vento,senza brezza che carezzi il viso....
vorrei scrivere dei sogni che possono realizzarsi,di quanto fa male la delusione,quanto stringe il petto l'ansia,la voglia di tenersi stretti,la paura di perdersi prima di trovarsi,di perdersi mentre ci si ama,e il solo pensiero ti apre voraggini nel petto e pensi di impazzire,il cuore scoppia e hai voglia di piangere mentre fai l'amore....e già pensi come farò domani?
La voglia di gridare che ami,di condividetre il pensiero,il caffè,il dentifricio,le camicie,le brioches,l'ultima oliva,la voglia matta di svegliarsi insieme,e di prendersi a morsi....di quanto si cambia per amore,di tutte le certezze che crollano di fronte ad un sorriso che fa girare la testa,di fronte alle attese,interminabili,lunghissime,senza senso,tra la pioggia,il freddo,la neve,il sole,le balle,le risate ,e poi solamente amore,ancora amore,solo sempre amore. Una di quelle storie,che vorrei scrivere,da regalare a chi vuole un sogno,un sogno per scappare via,per dimenticare,per continuare ad amare......apri le mani,gli occhi,la tua bocca..prepara il cuore.

domenica 18 luglio 2010

Respiro

Respiro di un istante.
Parole
silenzi
rabbia.
Ancora parole
urlate
gridate
taciute.
Respiro di una vita.

giovedì 15 luglio 2010

Ascoltami.

Un giorno, un pensatore indiano fece la seguente domanda ai suoi discepoli: "Perchè le persone gridano quando sono arrabbiate?"


"Gridano perchè perdono la calma" rispose uno di loro.

"Ma perchè gridare se la persona sta al suo lato?" disse nuovamente il pensatore.

"Bene, gridiamo perchè desideriamo che l'altra persona ci ascolti" replicò un altro discepolo.

E il maestro tornò a domandare: "Allora non è possibile parlargli a voce bassa?"

Varie altre risposte furono date ma nessuna convinse il pensatore.

Allora egli esclamò: " Voi sapete perchè si grida contro un'altra persona quando si è arrabbiati? Il fatto è che quando due persone sono arrabbiate i loro cuori si allontanano molto. Per coprire questa distanza bisogna gridare per potersi ascoltare. Quanto più arrabbiati sono tanto più forte dovranno gridare per sentirsi l'uno con l'altro. D'altra parte, che succede quando due persone sono innamorate? Loro non gridano, parlano soavemente. E perchè? Perchè i loro cuori sono molto vicini. La distanza tra loro è piccola. A volte sono talmente vicini i loro cuori che neanche parlano, solamente sussurrano. E quando l'amore è più intenso non è necessario nemmeno sussurrare, basta guardarsi. I loro cuori si intendono. E' questo che accade quando due persone che si amano si avvicinano." Infine il pensatore concluse dicendo: "Quando voi discuterete non lasciate che i vostri cuori si allontanino, non dite parole che li possano distanziare di più, perchè arriverà un giorno in cui la distanza sarà tanta che non incontreranno mai più la strada per tornare." ( Mahatma Gandhi )

Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu cominci a darmi consigli, non fai ciò che ti chiedo. Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu cominci a dirmi perchè... Non dovrei sentirmi in quel modo; calpesti le mie sensazioni. Quando ti chiedo di ascoltarmi e tu pensi di dover fare qualcosa per risolvere i miei problemi, mi deludi.Quando ti chiedo di parlarci nn vorrei farlo da sola.Quando ti dico delle cose vere e tu sdrammatizzi ,mi sottovaluti. Strano come può parere. Forse per questo la preghiera funziona, per molti. Perchè Dio è muto, non dà consigli, nè prova ad aggiustare le cose. Semplicemente, ascolta e confida che tu risolva da solo. Quindi ti prego, ascolta e sentimi. E se desideri parlare, aspetta qualche istante il tuo turno e ti prometto che ascolterò.

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domenica 11 luglio 2010

Il presente.....

Se il futuro e il passato esistono voglio sapere dove sono. Che se ancora non riesco a saperlo, so tuttavia con sicurezza che dovunque si trovano, non sono quindi come futuro e passato, ma come presente; poichè anche lì, se esiste il futuro, non ancora è; se esiste il passato, non è più.


Dovunque perciò siano e qualunque cosa siano, non sono se non presenti. Nè il futuro, nè il passato esistono; ciò ora è molto chiaro. Nè propriamente si può dire che i tempi sono tre: passato, presente e futuro; forse sarebbe meglio dire che i tempi sono: il presente del passato, il presente del presente, il presente del futuro. Ed essi sono nell'anima; altrove non li vedo. Il presente del passato è la memoria, il presente del presente è la percezione, il presente del futuro è l'attesa...............S Agostino

lunedì 5 luglio 2010

La solitudine dei numeri primi

"I numeri primi ce ne sono alcuni ancora più speciali. I matematici li chiamano primi gemelli: sono coppie di numeri primi che se ne stanno vicini, anzi quasi vicini, perché fra di loro vi è sempre un numero pari che gli impedisce di toccarsi per davvero. Numeri come l'11 e il 13, come il 17 e il 19, il 41 e il 43. Se si ha la pazienza di andare avanti a contare, si scopre che queste coppie via via si diradano. Ci si imbatte in numeri primi sempre più isolati, smarriti in quello spazio silenzioso e cadenzato fatto solo di cifre e si avverte il presentimento angosciante che le coppie incontrate fino a lì fossero un fatto accidentale, che il vero destino sia quello di rimanere soli. Poi, proprio quando ci si sta per arrendere, quando non si ha più voglia di contare, ecco che ci si imbatte in altri due gemelli, avvinghiati stretti l'uno all'altro. Tra i matematici è convinzione comune che per quanto si possa andare avanti, ve ne saranno sempre altri due, anche se nessuno può dire dove, finché non li si scopre.".................di Paolo Giordano

giovedì 1 luglio 2010

Dovrei ringraziarti.....

Dovrei ringraziarti....è talmente tanto quello che ho da dirti,e vale talmente poco....
Dovrei ringraziarti per avermi rimesso la speranza tra le mani;per avermi fatto credere ancora;per avermi tenuto la mano lungo il viaggio;per avermi fatto ritrovare il mio passato anche se amaro;per avermi fatto sorridere tra le lacrime;per avermi spinto a riprendere le fila dei miei interessi.
Pensavo che mentre accadeva tutto ciò,qualcuno ha tagliato i fili del mio paracadute,ho perso tutto quello per cui ho lottato in questi anni;ho inasprito le mie già ataviche ostilità con il prossimo;ho chiuso le porte a qualunque possibilità comunicativa,ho accantonato il mio dolore,nn l'ho amato,nn sono riuscita ad immolare la mia vita nel dolore,l'ho spinta oltre il limite.....mi sono accartocciata come una foglia,spiaccicata come una mosca....
Oggi ,qui in questo caos,tra i sorrisi di plastica e le lacrime rimaste,le quali hanno deciso di restare dove sono,che nn verranno fuori,sul piano del dire del fare ,tra i rinvii del lavoro e delle vacanze che tardano ad arrivare,tra il malessere mascherato solo a me stessa,e una perfida ironia che mi isola, mi chiedo è necessario ringraziarti?
Ma vai al diavolo!!!