sabato 13 marzo 2010

L'insostenibile leggerezza dell'essere......

Il concetto elementare che tutti portiamo dentro di noi è che la vita è irripetibile,ogni attimo è irripetibile.Eraclito afferma che non ci bagneremo mai due volte nello stesso fiume....panta rei...lo diceva più di tremila anni fa! Però l'uomo tende a trascurare questo elemento,forse per tener celata la nostalgia del presente che si svilupperebbe in modo dirompente in noi; e allora la riempiamo di ricordi ,e cominciamo a curare la nostalgia dei loro contenuti.
Ho appena letto, o riletto il libro di Kundera e quello che ancora mi ha colpito è il suo estenuante e dolente realismo.I protagonisti sin dall'inizio sono nella finitudine,nell'irreversibile condizione del finire....non c'è ritorno nelle loro azioni,non c'è divenire. L'autore si sofferma molto sul concetto dell'eterno ritorno che anima le coscienze degli uomini, ma non esiste realmente. I protagonisti sono li,addirittura in una pseudo presenza,essi sono assenti.
E in questa assenza che dilania le loro anime,rallentano, accellerano il divenire,non conprendono il divenire; essi realizzano l'irreversibile e l'irrevocabile. Anche la vita sessuale dei protagonisti resta nella finitudine,Teresa in questo caso alimenta il consenso della libertà a senso unico.
Teresa e Thomas vivono la loro assurda e necessaria storia d'amore....la loro storia è una sconfitta desolata,attonita, muta,è una agghiacciante tragedia.
Riflettevo..che nei dannati di Dostoijeski il culmine della loro sconfitta è anche l'inizio del loro riscatto; in Pirandello si sfugge alla trappola della vita con la follia; in Moravia gli indifferenti si identificano in un ceto sociale avulso dal contesto dittatoriale che vivono;e via discorrendo ...in Kundera Teresa e Thomas sono due figure senza riscatto,senza rinascita,questo stato si alimenta forse anche della loro condizione di esuli,forse.
Teresa e thomas sono due figure spaventosamente prigioniere di una tragedia,senza fine e senza catarsi,assenti.
 Teresa e thomas con la loro storia d'amore peccano di presupponenza,da ironici diventano cinici ed entrano in una dimensione senza via di scampo,la dimensione del tragico.
E' una storia agghiacciante,e spaventosamente bella.......

4 commenti:

  1. Ciao Marinella
    e buona domenica.

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  2. Ciao sara!!!buona domenica anche a te!

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  3. Marinella un buon fine settimana,
    con tutti i buoni proprositi della Primavera.
    Maurizio

    se è poco dimmelo..

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  4. ...no maurizio,non è poco.E' a te che dedico il primo raggio di sole della primavera del cuore,dell'anima che si apre e si chiude al ritmo della musica che è in noi....che nessuno rapirà!!!!un abbraccio...anzi due

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