venerdì 12 marzo 2010

...aspetteremo fuori....

Un giorno ti fermi e vorresti dare uno sguardo alla tua vita e ti  accorgi che il bilancio non c'è,non quadrano le entrate e le uscite,la partita doppia..."la vita andrebbe sempre guardata dalla sponda di un letto...".
Il ritornello di questa canzone andrebbe ripetuto spesso nella giornata,quasi una compagnia...così come un'amore andrebbe sempre sorvegliato dalla soglia di un uscio socchiuso,e magari qualche volta lasciarlo del tutto aperto...
......La tristezza inizia ad essere invadente,quando si dimentica la nostalgia,o forse ancora prima con la certezza di una speranza andata via...quando l'altrove,ciò che è aldilà del misero conoscibile,tangibile al comune è visto come anormalità,quando l'oltre nel nostro esistere diventa un problema; l'oltre i pensieri,oltre la quotidianità del pensiero comune diventa un vero peso......E' difficile immaginare dove va una donna o un uomo,cosa fa  se smette di sperare,oppure se sogna e spera in silenzio...la speranza è rumore,è sorriso...è vita. Si è lontani e vicini,si è nell'abulia più totale,si vuole il paradiso e fa paura,...sarà che il paradiso x un banale luogo comune, è sempre accanto, dal quale ci divide una parete,di carta ,di gesso,di vetro...... è sempre accanto e non si può provare a saltarci dentro,perchè rimane accanto,non è mai dove siamo noi.
Ci spingiamo verso l'inverosimile in nome di un amore,di un uomo, di una donna...e poi? Spesso restiamo fedeli ad una bugia! Creature strane,vittime e carnefici di noi stessi,...vogliamo il cambiamento e ci spaventa il divenire.... ...non andremo in paradiso... resteremo fuori,appoggiati alla parete....

2 commenti:

  1. E poi..e poi.. poi sarà come morire..
    chiesi udienza al Padre mio, neppure mi ha ricevuto.

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  2. Iellato alla grande!!!!!un abbraccio

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