martedì 6 aprile 2010

La notte....

Ho sognato qualcosa che mi ha sconvolto,mi sono svegliata intrisa di sudore e con il cuore impazzito,non tachicardico ..da un pò il mio cuore all'improvviso rotola. Non so se il termine è giusto,  all'improvviso sento un rumore,come di qualcosa che rotola,un vuoto dentro e mi manca il respiro,ho bisogno di aria,di respirare profondamente,mi gira la testa per un pò,delle volte tremo,altre no.
Stamattina è accaduto di nuovo,poi è passato,mi è rimasto un senso di spossatezza;sono rimasta a letto con gli occhi chiusi,sentivo tutto,e tutti....i movimenti,il telefono che suonava...non ho risposto..non ne avevo voglia.Ho bevuto il caffè...sono ritornata a letto. Non mi succedeva da anni di restare a letto fino a tardi;mi mancava la voglia di stabilire un contatto con la realtà...la mia realtà che da un pò vive di arretratezza...il lavoro,accantonato dieci giorni fa...lo studio che riflette il suo rigore nella pila di testi che ho sistemato sulla scrivania,quasi a ricordarmi che ho preso un impegno con me stessa..e non posso tradirmi da sola!Il caos da mercatino dell'usato che c'è nelle mie cose,nella stanza...e poi doveva mancare anche l'acqua! anche la cucina riflette l'accampamento dei tartari!..
La tristezza di questo risveglio mi ha riportato ad altre notti...lontane ormai,ma vicine sempre di più...
.... ero con gli occhi chiusi sul mio cuscino abbracciata ai miei ricordi più cari..tragici e non ,momenti di tenerezza,istanti d'immenso...a volte in una carezza si racchiude l'universo di una esistenza intera!Una carezza ti cambia la vita,ed è tutto ciò che resta...di una notte insonne,delle preghiere spese,della foto di mio padre che ho stretto tra le mani,del rosario sgranato piano piano,di goccioline di liquido bianco che scendono lente nella cannula dei flebo,di poche parole che danno il senso a quanto è stato,e a quanto poteva essere....una notte lunga,fredda,piovosa,nebbiosa,la nebbia c'è sempre nella mia città!..solo la mattina va via con i primi raggi del sole..passi lenti nei corridoi, eccessivamente illuminati,troppo bianca la luce dei neon; passi incerti...silenzio,qualche lamento di tanto in tanto...e Lei, la piccola Madonnina,dal manto azzurro,con i suoi ceri e i suoi fiori messi a casaccio...il dolore non ha ordine,sembra mi fissi..mi osserva..è il giorno dei Santi,il 1 di novembre...mi sono sforzata di ricordarne quanti più ne potevo,come nelle antiche litanie...ricordo che ho desiderato cadere giù violentemente,non per morire,volevo trovarmi nei sogni di bambina,come quando sei sul burrone ,cadi, e mentre sei nel vuoto ti svegli,e ti accorgi che è un brutto sogno...mi sono seduta sul grande finestrone, guardavo il traffico scorrere lento...le luci,mille farfalle impazzite,nella pioggia,che lentamente scivolava sui grandi vetri,rigandomi l'anima e invece di una preghiera mi ritrovo a sussurrare i versi di una poesia..."Tu dall'alto dei mondi,sereni,infiniti,immortali,lo inondi di stelle questo atomo opaco del male"..
Devo alzarmi..ma la mia volontà è stata bloccata dalla nostalgia,dai profumi lontani,che risento ogni volta che torno,e un momento di gioia,il ritrovarsi,per me si trasforma sempre in successivo rientro tristissimo,un risveglio catastrofico....un terribile peso sul cuore....riprendo il ritmo della mia giornata stancamente...finchè esausta,mi fermo, sperando di essere abbastanza stanca per dormire e riprendere il filo dei ricordi....

4 commenti:

  1. Capita anche a me fa parte della nostra sensibilita'...l'importante e non volare troppo in alto altrimenti si rischia di non tornare piu'... e questo non va bene, la realta' è sempre peggio nel momento in cui desideriamo chissacche'... ma l'odore del caffe' semplicimente a volte spegne anche il migliore dei sogni... cio' che conta è la comprensione dell'essere, non vagare, ne sottomettersi mai, magari avere il coraggio di aprirsi a qualcuno, toccarlo viverlo anche se non ti capisce, sara' utile per farti uscire da questa relta' fittizzia che sembra dorata ma nosconde pericoli mortali..... per il momento ti lascio con un bacio anche se non ti conosco ma per farti immaginare un senso della vita vera....ciao e a presto.

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  2. Ti ringrazio per il commento articolato...noi siamo gli altri,siamo l'amore e l'inferno di noi stessi...è una storia complessa,dorata,fittizia, reale e fantastica...la contrapposizione degli aggettivi potrebbe dare l'idea della grandezza che io ho della vita ma anche l'avvertimento della sua precarietà...il senso c'è sempre in ogni cosa che facciamo l'importante è dare significato alle cose,al respiro,al battito,al dolore....è qui che regna l'essere e l'essenza della vita vera per me.grazie a presto

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  3. purtroppo il dolore, quello fresco e vivo, paralizza. al punto di non farti aver voglia neanche di muovere un dito; a volte la deriva è quella patologica, e non vi è niente di peggio al mondo. sentire il cuore, l'ansia che martellano il petto non è qualcosa di cui spaventarsi, ma sensazioni che vanno ascoltate ed accolte. fanno parte della vita che va vissuta anche sotto questo aspetto.
    un caro abbraccio

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  4. grazie maria rosaria...sei molto cara.un abbraccio a te

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