giovedì 10 febbraio 2011

LA TERRA



Questo luogo con la sua bucolica tranquillità mi dà fiato,mi ancora,mi dà sicurezza.Il pastore che lima il suo bastone,le pecore che brucano serene;i camini alternano i conati di fumo dalle loro bocche avide di aria fresca. Eppure qualcosa mi infastidisce,mi agita,distoglie la mia attenzione...mostra il suo volto,ascolto l'eco delle parole che sordiscono l'oscurità dell'anima. non ne afferro il senso,non riesco a fermare le immagini.


E' uno sforzo atroce,mi spinge a tapparmi le orecchie,serrare gli occhi,volti,pianti,urla,risate che non si associano,vogliono emergere. Non voglio ascoltare,sentire. Questa fase di stallo mi aiuta,continua a salvarmi dalla sofferenza,dal male che non voglio sentire.


Mi sdraio sull'erba,adattando il mio corpo alle zolle indurite dal sole,e così lentamente mi libero del tono della voce sicuro e perentorio,dei sospiri,delle espressioni,delle rughe contratte del mio viso,del pianto...si libera l'energia del dolore che comprime il petto e mi impedisce di sorridere.


Sono qui sdraiata,adagiata,plasmata nella terra che non chiede,sa;e tutto il male che sento dentro scivola via....



2 commenti:

  1. Sono attimi di respiro che lasceranno rancore.Ne prenderò colore, sarò terra come come Dio vuole.

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  2. ..attingerò forza dalla terra,prenderò sale e sole...ritroverò te amore...un bacio maurizio

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